NFT vs artisti – Tra speculazione e copyright – notiziecriptovalute

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L’attuale gestione dei diritti d’autore nel settore NFT dimostra all’intero ecosistema delle criptovalute che potrebbe essersi trattato di una mera bolla speculativa. In effetti, negli ultimi mesi una tempesta piuttosto tranquilla ha scosso il mercato di questi token non fungibili. Con l’unica ambizione di privare gli artisti e gli altri creatori della possibilità di riscuotere le royalties sui mercati secondari.

Una dinamica avviata lo scorso agosto da uno degli ennesimi vampiri del leader Opensea, la piattaforma x2y2. Con l’introduzione di « tariffe flessibili permettendo agli acquirenti di non pagare le royalties previste dai creatori delle collezioni in questione. Un’opzione interessante per gli amanti della speculazione cieca. Un semplice furto organizzato per chi vede il futuro di questo settore con, e non contro, gli artisti digitali che ne guidano lo sviluppo..

Gettoni NFT

Opensea vs. copyright – Un « approccio ponderato » che suscita preoccupazione

Hugh B. – 07 Nov 2022 – 13:30

Una tempesta invernale sta scuotendo l’industria dei chip NFT. Con […]Per saperne di più

NFT vs. copyright

Purtroppo, l’attuale tendenza del settore delle criptovalute sembra andare verso il peggio, pur partendo dal meglio. Con l’abbandono sempre più sistematico del principio di decentramento che sta alla base di questo ecosistema. E nel settore NFT, una messa in discussione delle royalties applicate dagli artisti che sta diventando sempre più diffusa. Anche se, come spiegato da Jacob Hornecofondatore della piattaforma NFT Zora, questa è « una delle caratteristiche più interessanti » dell’economia digitale.

L’argomento è stato affrontato in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Decrypt. E durante il quale non ha mancato di ricordare « la sua simpatia per gli artisti » in una questione che sta dividendo sempre più questo giovanissimo ecosistema. Per la tendenza attuale che tende a rendere le royalties degli artisti « facoltative ». – nel migliore dei casi – equivale di fatto a cancellarli del tutto… Anche perché i collezionisti (investitori?) non stanno al gioco.

 » Il fatto che la prima ondata di NFT abbia fatto leva sulle commissioni è una caratteristica molto forte. E ha funzionato per un po’, ma ci ha portato a un punto in cui l’effettiva funzionalità di queste royalties viene messa in discussione nella pratica. E dobbiamo ridefinire il concetto di proprietà dell’artista in questo contesto. ? « 

Jacob Horne

Gettoni NFT

Apple contro NFT – Apertura forzata del suo « giardino recintato » in Europa

Hugh B. – 14 dic 2022 – 12:00

Da qualche tempo a questa parte, Apple è diventata il simbolo di una lotta […]Per saperne di più

NFT – Ripensare la gestione del copyright

Non è popolare criticare la speculazione nel settore delle criptovalute. Eppure è questo il principio che viene sacrificare gli artisti del settore NFT in nome del profitto immediato. Ma non c’è bisogno di avere la coscienza sporca, perché alla fine è solo un livellamento verso il basso che allineerà questo spazio di creatività digitale ai peggiori principi messi in atto dal mondo dell’arte tradizionale. Con artisti che rimarranno poveri, anche una volta raggiunto il successo, mentre i loro « collezionisti » continueranno ad arricchirsi.

Il che non significa che sia impossibile fare soldi con l’arte, quando tutte le parti sono d’accordo. Ma in questo caso senza rendere « facoltativo » il reddito degli artisti che stanno dietro a questi profitti. Questo anche se, come spiega Jacob Horne, le royalties che vanno dal 5% al 20% possono avere « un impatto enorme sul modo in cui i trader speculativi pensano a questo principio ». Perché la regola è semplice: senza artisti non c’è arte. Ma senza speculatori, ci sarà sempre l’arte…

Gettoni NFT

Solana – Guerra aperta per il controllo dello « standard NFT

Hugh B. – 09 dic 2022 – 09:30

Niente va bene per la rete Solana. Quest’ultimo ha già puntato il dito per […]Per saperne di più

 » Credo che la situazione in cui ci troviamo ora ci obblighi a chiederci come sia possibile definire nuovi modelli di royalty che non si basino sul commercio secondario, ma che anzi inizino a consentire agli artisti di mantenere la proprietà della collezione stessa. »

Jacob Horne

E poiché gli acquirenti di NFT apparentemente non vogliono più pagare i diritti d’autore, gli artisti dovranno trovare nuove fonti di reddito. Ad esempio, come suggerisce Jacob Horne, trattenere una percentuale della quantità emessa in occasione del lancio di una nuova collezione. Questo per garantire guadagni proporzionali al successo ottenuto. Non sarà infatti possibile costruire un Web3 senza tenere conto di tutti gli attori di questa nuova tendenza, che dovrebbe basarsi su una costruzione comunitaria e decentralizzata…

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