Decisamente, la corsa al Web3 sembra aver preso il sopravvento sugli attori del Web2 contro cui dovrebbe scontrarsi. Con apparizioni a sorpresa come Microsoft e il suo browser Edge già dotato di un portafoglio di criptovalute. E di recente anche il gigante Google, il cui responsabile del servizio Cloud Platform, James Tromans, ci assicura la sua volontà di innovare per soddisfare le esigenze della comunità delle criptovalute.
Una dichiarazione sorprendente nell’attuale contesto di fuga da questo settore, considerato troppo rischioso in ogni mercato ribassista. Ma è chiaro che il desiderio di Google è reale. E James Tromans lo riassume come segue una necessaria « rottura » interna. Questo per essere parte di una dinamica di innovazione piuttosto che vendere semplicemente ciò che già offre a un settore di criptovalute che non ne ha bisogno.
Google – Soddisfare le esigenze della comunità crittografica
Quindi questo è Google ha appena fatto una dichiarazione di intenti verso il settore delle criptovalute. James Tromans ne ha parlato con The Block nel suo podcast The Scoop. Si è parlato dei progressi che questo gigante del Web2 potrebbe compiere, al fine di integrare meglio questa economia digitale. Allo stesso tempo, si parla delle numerose opportunità da non perdere per il suo sviluppo futuro.
» Possiamo aggiungere nuovi prodotti che rispondano realmente alle esigenze specifiche della comunità crittografica (e) che altre aziende potrebbero sviluppare in futuro? (…) Questa è attualmente l’avanguardia in cui le persone stanno costruendo. (…) Ci sono ancora molti progressi che possiamo fare, ma ci sono anche molte opportunità ». »
E questa avanguardia (bordo sanguinante Le tecnologie « bleeding edge » a cui fa riferimento James Tromans rappresentano quelle tecnologie che sono considerate la punta di diamante dello sviluppo di un determinato settore. Ma una nozione sperimentale e generalmente non testata implica anche un alto grado di incertezza. E questo è in parte nel campo dei pagamenti in criptovaluta che Google sembra essersi rimboccata le maniche.
James Tromans spiega che l’azienda « voleva esplorare cosa significa usare le criptovalute per i pagamenti ». Con la volontà dichiarata di « non limitarsi a costruire questi strumenti, ma anche di di utilizzarli internamente. » Si tratta di un annuncio ufficiale? In ogni caso, il rappresentante di Goole dice che « non vede l’ora di lavorare con Coinbase mentre (Google) va avanti per dare corpo a questo ». La rivoluzione delle criptovalute è decisamente in corso!
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