La nube di problemi sollevata dall’impatto della vicenda FTX non si è ancora diradata e i danni collaterali stanno aumentando. Va detto che, grazie alle menzogne di Sam Bankman-Fried – Nessuno ha previsto la portata di questo disastro. Ecco perché anche molte aziende sono in difficoltà nelle 24 ore successive all’annuncio di Binance di gettare la spugna su questo tema. L’ultima novità: BloccoFi che a sua volta blocca i prelievi dei suoi clienti.
Da ieri sera è ufficiale: la società di prestito di criptovalute BlockFi sta entrando nella l’elenco delle società colpite dal crollo di FTX. L’informazione è stata pubblicata sul suo account Twitter e iniziava con le semplici parole “siamo scioccati e costernati dalle notizie su FTX e Alameda”. E questa affermazione sarà probabilmente l’unico vero punto in comune con i suoi clienti che pretende di “proteggere”. Spiegazioni…
BlockFi – Sospesi i prelievi dai suoi clienti
L’informazione sta diventando quasi banale nel contesto attuale, tranne che per gli utenti interessati. Va detto che le società di cripto-prestito centralizzate sono state in prima linea fin dall’inizio della debacle del settore. Con il primo crash test Il collasso ufficiale dell’ecosistema Terra, che sembra così lontano eppure ancora così presente. E a quell’epoca una società celsiana che iniziava la sua discesa all’inferno da una sospensione dei prelievi “nell’interesse della collettività”.. Qualsiasi somiglianza con BloccoFi è… da considerare in base al suo grado di stanchezza.
” Data la mancanza di chiarezza sullo status di FTX.com, FTX US e Alameda, non siamo in grado di operare come di consueto. La nostra priorità è sempre stata quella di proteggere i nostri clienti e i loro interessi. In attesa di maggiore chiarezza, stiamo limitando l’attività della piattaforma, compresa la sospensione dei prelievi dei clienti, come consentito dai nostri Termini e Condizioni.. “
Perché dobbiamo essere onesti, La “chiarezza” che BlockFi spera di ottenere nel caso FTX potrebbe non arrivare mai.. E questo soprattutto da parte sua. Soprattutto se si considera che Flori Marquezil suo fondatore e attuale COO, ha pubblicato su Twitter poco più di 48 ore fa (prima di cancellarlo) che tutti i prodotti BlockFi (erano) operativi”. E che i suoi clienti non hanno nulla di cui preoccuparsi perché la “linea di credito di 400 milioni di dollari” è aperta su “FTX USche è un’entità distinta da quella interessata da una carenza di liquidità”. Ma ora non è più così, poiché alcuni clienti hanno ricevuto un avviso di imminente sospensione delle attività.
Non resta che aspettare ancora una volta di vedere come i clienti di questa nuova società di criptovalute in difficoltà saranno …………… (riempire lo spazio vuoto in base alle proprie convinzioni). E la conclusione di questo articolo si rifà al commento dell’account Twitter dappdavidsotto la pubblicazione di BlockFi :
” Proteggete i vostri clienti non consentendo loro di rinunciare al servizio ”