Non tutti gli operatori dell’ecosistema delle criptovalute sono colpiti allo stesso modo dalla vicenda FTX. Sebbene i loro servizi e le loro funzioni siano ancora attivi e funzionanti, è più che altro un problema di fiducia che altera l’equilibrio generale. Con la rete Solana in prima linea ritenuto molto (troppo) vicino alla piattaforma FTX. E la recente sospensione dei depositi di stablecoin da questa blockchain avviata da Binance non aiuterà.
Il Solana blockchain (SOL) è stato, dal suo lancio nel 2020, strettamente legato alla piattaforma FTX. Tanto che durante il mercato toro del 2021 è diventata una sorta di equivalente della Smart Chain di Binance (ora BNB Chain). Tuttavia, a seguito di ricorrenti problemi con la sua rete, questa relazione ha una certa presa di distanza strategica da parte di Sam Bankman-Fried che ha voluto promuoverlo su Twitter. Ciò non le ha impedito di affermarsi come attore centrale nel settore della NFT e della DeFi.
Solana – Una rete ad alta tensione
Ma nonostante i risultati incoraggianti, visti i ripetuti fallimenti, la blockchain Solana è attualmente in prima linea dopo il crollo della piattaforma FTX. È infatti la sua criptovaluta SOL ad aver registrato il calo maggiore in relazione a questa catastrofe, subito dopo l’ITF. Ciò è dovuto a un’evidente perdita di fiducia degli investitori, mista a panico generale. E tutto questo si sarebbe potuto fermare, se Binance non aveva annunciato ieri la sospensione dei depositi di stablecoin USDT e USDC da questa blockchain.. Tutto in un pubblicazione ufficiale che non si è nemmeno preoccupata di condividere sul suo account Twitter.
Un blocco temporaneo – già revocato per l’USDT – effettuato senza alcuna giustificazione. E come conseguenza diretta, un effetto domino che ha interessato anche le piattaforme BitMex e Bybit. Soprattutto considerando che la stessa procedura era già stata condotta dalla piattaforma Crypto.com la scorsa settimana a causa di “recenti eventi nel settore”. Probabile motivo la borsa OKX ha deciso di sospendere definitivamente questi ritiri a partire dal 17 novembre (ieri).
Una situazione legata a La criptovaluta SOL che non mette in discussione l’attuale performance della sua blockchain, che è considerata abbastanza soddisfacente dalla Fondazione Solanain un recente istantanea pubblicato ieri. Perché “nonostante l’elaborazione di transazioni più complesse del normale e lo stress, la rete continua a funzionare bene”. E il calo registrato negli ultimi giorni dal SOL (-9%) rimane piuttosto aneddotico rispetto al crollo (-60%) iniziato dallo scorso fine settimana.
Ma poiché le crisi alimentano strategie aggressive tanto quanto le teorie cospirative, ci sono molte speculazioni su questo caso. Alcuni lo vedono come un tentativo della piattaforma Binance di indebolire ulteriormente Solana a vantaggio della catena NBB. E altri sollevano la questione di un possibile legame tra Changpeng Zhao e la Cina per… chissà cosa!