2gether, una delle più antiche piattaforme di criptovalute spagnole, ha chiuso bruscamente i battenti, impedendo ai suoi utenti di accedere ai propri conti. Una semplice e-mail li ha informati. La borsa è poi scomparsa dai radar, pubblicando un messaggio di manutenzione sul suo sito web e cancellando la sua presenza dai social network. Con il sostegno dell’Associazione spagnola degli utenti finanziari (Asufin), si sta preparando un’azione legale.
Chiusura improvvisa dei conti 2gether
La notizia ha confermato ancora una volta che la diffidenza nei confronti delle piattaforme centralizzate non è infondata. La borsa spagnola 2gether ha bruscamente bloccato l’accesso dei clienti ai suoi servizi, citando le difficili condizioni di mercato..
Dopo cinque anni di servizio alla comunità delle criptovalute, siamo costretti a chiudere il servizio di conto individuale. La mancanza di risorse e l’inverno crittografico ci impediscono di fornire il servizio con la qualità e le garanzie di altri fornitori nelle vicinanze. [offrent].
Schermata delle e-mail inviate agli utenti
Questa e-mail, inviata dagli utenti di Twitter il 6 luglio, conteneva altre informazioni altrettanto valide. Infatti, Non contenta di impedire ai suoi clienti di ritirare i loro fondi su altre borse o portafogli freddi, la borsa ha dichiarato che preleverà 20 euro di criptovalute dai saldi come commissione di gestione.. In assenza di fondi sufficienti entro il 10 luglio, l’azienda dichiara inoltre che procederà alla chiusura dei conti dei clienti.
Comunicazione ingannevole e azioni legali
Il giorno successivo, la piattaforma ha cercato visibilmente di mitigare questo annuncio iniziale. Esso dichiarato che la sua app rimarrà pienamente operativa fino al 20 luglio per i trasferimenti bancari in euro e per i prelievi in BTC ed ETH. Ha inoltre assicurato che i saldi residui delle criptovalute saranno trasferiti in euro, disponibili sulle carte 2gether fino alla loro data di scadenza. Nella stessa e-mail, ha indicato fino a 3 modi per prelevare denaro e chiudere i conti. Precisando però che “il 20 luglio 2gether procederà alla vendita di tutte le criptovalute degli utenti che non hanno cancellato i loro account, addebitando una tassa di cancellazione aggiuntiva di 30 euro”.
Una comunicazione fuorviante in quanto l’app e il sito web, che ora visualizza un messaggio di manutenzione, dell’azienda sono completamente inaccessibili, con gli utenti che confermano l’impossibilità di interagire con la borsa.
Secondo l’Associazione degli Utenti Finanziari di Spagna (Asufin), si dice che più di 100.000 clienti siano tenuti in ostaggio. L’organizzazione ha ha lanciato una piattaforma per aiutarli a intraprendere un’azione legale contro l’azienda.
La brusca fine delle operazioni di 2gether e dei suoi 100.000 clienti lasciati al freddo giunge al momento opportuno per fornire un ulteriore argomento ai sostenitori di un rigido controllo del settore delle criptovalute. Alcuni vorrebbero addirittura che l’accordo provvisorio tra la Presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo sul regolamento MiCA entrasse in vigore rapidamente per arginare la marea del contagio.