L’adozione del settore delle criptovalute può essere misurata in vari modi. E uno di questi è osservare il suo principio fondante del decentramento passa da inevitabile a facoltativo. I motivi principali sono stati la velocità e i costi ridotti. Ma in realtà le decisioni importanti vengono prese unilateralmente e l’attenzione dei regolatori un giorno diventerà problematica.
Perché questo principio, che dovrebbe essere democratico e aperto, va chiaramente contro la logica generale di chiudere il proprio progetto per trarne (tutti) i benefici. Con il rischio di vedere la comunità investita nella sua gestione prendere decisioni talvolta contrarie alla tabella di marcia dei suoi fondatori. O un’acquisizione da parte di uno di quei politici protocollari affamati di controllo. E nel caso del Rete di poligoni (MATIC)un hard fork spinto dai suoi autoproclamati “dittatori benevoli” la cui convalida richiedeva solo… 13 voti.
Polygon – L’hard fork di discord
La comunità investita nella rete Polygon non riesce ancora a crederci. Il forcella rigida proposto dal suo team di fondatori e sviluppatori è stato appena ufficialmente effettuata il 17 gennaio. Questo per ridurre i tempi di gestione delle transazioni sulla catena. Ma anche la frequenza delle riorganizzazioni della rete, quando diversi validatori non sono d’accordo sulla storia della transazione. A questa lista si è aggiunta un’altra proposta da parte del management di Polygon, relativa al raddoppio del “BaseFeeChangeDenominator”, con l’obiettivo di ridurre i picchi di volatilità sulle commissioni di transazione (gas).
Un elenco di modifiche che non è problematico, anzi. Ma ciò che è più problematico è il modo in cui questa proposta è stata portata a compimento. Questo ovviamente senza preoccuparsi delle necessarie regole di voto della comunità.. E senza tener conto delle osservazioni fatte nel contesto di una dibattiti accesi nel suo forum tecnico. Si tratta di altri aggiustamenti considerati più importanti e che, soprattutto, non richiedono la complessa procedura di distribuzione di un hard fork.
Polygon – Un hard fork convalidato da… 13 voti
La struttura di gestione di Polygon ha istituito una sorta di sondaggio all’attenzione esclusiva dei suoi validatori di rete (100 in numero) per scoprire se l’hard fork debba essere implementato o meno. Il problema? Solo 15 di questi validatori hanno espresso la loro opinione. E solo 13 di loro si sono espressi a favore… con una percentuale di voti positivi stimata all’87%.. Quando in realtà il 15% degli elettori era effettivamente presente. Perché, secondo alcune fonti giornalistiche Decriptareun gran numero di validatori non si sarebbe registrato perché non era nemmeno a conoscenza di questa procedura in corso.
Ma alla fine non importava, perché la rete Polygon ha effettivamente eseguito questa hard fork. Questo senza mai dichiarare ufficialmente che il risultato del sondaggio potrebbe essere decisivo. E ovviamente supponendo che se il 67% necessario dei validatori applichi questo aggiornamento, ciò rappresenterebbe un voto positivo… ma un po’ di percentuale. E per fortuna, secondo i dati ufficiali di Polygon, Il 99% di loro ha effettivamente accettato il cambiamento. Con la sgradevole impressione di essere stato imposto molto più di quanto proposto. E seri dubbi sul rispetto della decentralizzazione, anche se Polygon avanza regolarmente l’idea…