Utile record per Tether
Sapevamo che l’USDT era in gran forma, schiacciando di gran lunga tutti i suoi concorrenti con una capitalizzazione di 82,6 miliardi di dollari, vicina al massimo storico di 83,4 miliardi di dollari raggiunto nel maggio 2022.
L’ultima certificazione delle sue riserve e della sua posizione di cassa lo conferma. Il pioniere delle stablecoin non è mai stato così in forma, aumentando la sua capitalizzazione di mercato di 16 miliardi di dollari dall’inizio dell’anno, con una crescita del 24%. Ma soprattutto, il suo emittente sta registrando un utile netto pari a quello di BlackRock, che ha appena riportato 1,16 miliardi nello stesso periodo.
Cercando di ottenere la trasparenza che ha iniziato solo di recente sotto la pressione delle autorità di regolamentazione e degli utenti, l’emittente della prima stablecoin del mercato sta rivelando in modo più preciso la natura delle riserve contro le quali si appoggia il suo token, teoricamente sostenuto alla pari con il dollaro USA.
Così in la sua ultima dichiarazioneTether afferma che la maggior parte delle sue riserve, circa l’85%, è detenuta in contanti, equivalenti di contanti e altri depositi a breve termine fra che includono buoni del Tesoro USA e depositi bancari. Si tratta di un progresso innegabile, mentre non molto tempo fa la quota di carta commerciale (uno strumento rischioso) nelle sue attività era ancora tutt’altro che trascurabile.
Bitcoin, oro e ancora un po’ di opacità nelle riserve dell’USDT
Ancora più interessante, Tether rivela nuove categorie di investimento e dettaglia per la prima volta le sue partecipazioni in bitcoin e oro.
Al 31 marzo la società deteneva 1,5 miliardi di bitcoin, pari a circa il 2% delle sue riserve.. L’oro rappresenta una percentuale doppia, con 3,4 miliardi di dollari.
In questa ripartizione dei beni rivelata da il rapporto completo Tether ha elencato una categoria di “altri investimenti”, oltre due miliardi di dollari, senza specificarne la natura.
A proposito, se la relazione è stata redatta dalla società di revisione BDO Italia, non si tratta di una vera e propria revisione indipendente. Ancora una volta Tether elude la questione non rispettando completamente la trasparenza richiesta. Dopotutto, perché dovrebbe farlo quando i suoi concorrenti più attenti al rispetto delle regole, come BUSD e USDC, hanno recentemente sofferto indicibili difficoltà. La prima è in via di estinzione, mentre la seconda, che un tempo minacciava la sua supremazia, sta lottando per riprendersi dall’episodio della Silicon Valley Bank, il cui crollo ha brevemente danneggiato il suo ancoraggio al dollaro USA.
In effetti, dopo un primo trimestre di questo tipo, il futuro sembra luminoso e il media manager di Tether, sempre in prima linea nel difendere l’indifendibile, non perde l’occasione di affermarlo iniziando il ritornello della maggiore trasparenza sempre a venire.
Per quanto riguarda il secondo trimestre, abbiamo una prospettiva estremamente positiva e continuiamo a impegnarci per la trasparenza, motivo per cui abbiamo introdotto nuove categorie nella ripartizione delle riserve nel nostro rapporto trimestrale per fornire ancora più trasparenza ai nostri utenti.
Paolo Ardoino , CTO di Tether, in Blog di Tether
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