Sommario
Anche la popolare piattaforma di trading Robinhood è nei guai con la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, ha deciso di non supportare più la negoziazione di tre criptovalute di punta elencate come titoli finanziari dall’agenzia di regolamentazione. Dal 27 giugno, gli utenti non potranno più negoziare ADA, MATIC e SOL.
Robinhood vuole mostrare le sue credenziali
Questa iniziativa è tutt’altro che insignificante, dato che la piattaforma offriva già solo un elenco limitato di criptovalute (18), e rivela la pressione a cui sono sottoposti gli operatori centralizzati con sede negli Stati Uniti da quando la SEC si è scatenata contro Binance e, in misura minore, Coinbase, dichiarando nel processo che 61 cripto-asset rientravano nella categoria dei titoli finanziari.
Un’affermazione che, va ricordato, non ha forza di legge, poiché è il Congresso ad avere il diritto di definire la natura delle criptovalute.L’accordo è tra due etichette. Da un lato il prodotti di baseLa seconda, che secondo la nomenclatura in vigore assimilerebbe il resto delle criptovalute, o almeno la maggior parte di esse con la notevole eccezione del token Ethereum che rimane soggetto a interpretazioni legali ambivalenti, a titoli finanziari (titoli). Categoria che richiede un’autorizzazione preventiva prima di poter essere commercializzata, per le aziende che la commercializzano, il che implica che oggi tutte queste entità sono illegali.
Comunque sia, il capo della SEC Gary Gensler afferma con sicurezza che questi token sono titoli in quanto sono stati originariamente emessi come strumento di raccolta fondi per le società che li hanno creati e gli acquirenti sono stati « ragionevolmente » portati ad aspettarsi che i loro investimenti sarebbero stati utilizzati per sviluppare progetti che avrebbero portato loro profitti.
Una storia abortita con la SEC
In questo contesto, Dan Gallagher, consigliere generale di Robinhood, ha risposto prontamente, dichiarando » esaminando attivamente « Le azioni legali della SEC contro i due giganti del settore. per determinare quali azioni Robinhood avrebbe intrapreso. Chiaramente, il ritiro definitivo ha prevalso su altre considerazioni. Si tratta di un approccio prudente per un’app fintech consumer, astro nascente della finanza mobile durante la pandemia, che aveva cercato di « rifarsi » in un periodo post-epidemia un po’ complicato per lei, scommettendo su una più ampia apertura alle criptovalute e ai loro derivati, ma che non è riuscita a ottenere dall’agenzia di regolamentazione il sesamo di broker speciale per gli asset digitali.
Abbiamo affrontato un processo di 16 mesi con il personale della SEC per cercare di registrare un broker a fini speciali. A marzo ci è stato detto in modo piuttosto sommario che il processo era terminato e che non avremmo visto alcun frutto di questo sforzo.
Dan Gallagher, citato in Coindesk
Una delusione che fa eco a tante altre, come quella di Coinbase che si allontana ripetendo tutti gli sforzi fatti per ottenere dalla SEC chiare indicazioni di conformità alle quali non ha mai risposto e adottando poi un atteggiamento punitivo. Inoltre, nel caso di Robinhood, l’ombra di Sam Bankman-Fried continua a incombere. L’ex CEO di FTX aveva infatti preso una partecipazione in Robinhood. Partecipazione del 7,6% nella fintechche all’epoca contribuì al rilancio della piattaforma.
Robinhood non è l’unico operatore a sottomettersi al diktat della SEC; anche altri stanno prendendo provvedimenti per sfuggire all’ira del regolatore. Crypto.com, ad esempio sta sospendendo i suoi servizi istituzionali negli Stati Uniti., citando un mercato fiacco.
Solana e Cardano contestano la classificazione della SEC
Da parte loro, le organizzazioni che presiedono ai destini di Solana e Cardano hanno fortemente contestato la classificazione dell’autorità di vigilanza finanziaria americana.
La Fondazione Solana è fermamente convinta che SOL non debba essere considerato un titolo. SOL è il token nativo della blockchain Solana, un progetto software robusto, open-source e basato sulla comunità che si basa sull’impegno decentralizzato di utenti e sviluppatori per la sua crescita ed evoluzione.
Comunicato stampa della Fondazione Solana citato in Coindesk
Anche la IOG, la fondazione responsabile dello sviluppo di Cardano, ha espresso il suo sostegno.
Il caso contiene numerose inesattezze fattuali e non avrà alcun impatto sull’attività di IOG. ADA non può essere considerato un titolo in nessun caso. Ciò è conforme alle leggi statunitensi sui titoli.
Comunicato stampa da IOG (Cardano)
Queste smentite non hanno vanificato l' »effetto SEC ». Infatti, al momento in cui scriviamo, i token delistati stavano subendo pesanti perdite settimanali ADA (-20,3%); SOL (-16,7%); MATIC (-17,9%).
Sempre tentati di esporsi alle criptovalute, nonostante un contesto normativo sempre più approssimativo, registrati ora su la piattaforma Bitget (link commerciale) e beneficiare di uno sconto a vita sulle commissioni di trading.