Le autorità di regolamentazione giapponesi hanno sempre avuto problemi con Binance, criticandola ripetutamente per aver operato in Giappone senza autorizzazione. Non volendo concederle una licenza operativa nazionale, hanno infine costretto la piattaforma di criptovalute numero 1 a lasciare l’arcipelago. Ma questo senza contare la caparbietà del colosso, che è riuscito ad aggirare l’ostacolo ricorrendo a una strategia già sperimentata in altre terre inospitali, come la Thailandiacioè acquisire strutture locali che hanno già ottenuto il sesamo pregiato dalle autorità di regolamentazione autoctone.
Binance torna in Giappone
Grazie all’acquisizione della piattaforma di scambio di criptovalute Bitcoin Sakura Exchange, avvenuta lo scorso novembre, Binance sarà ora in grado di soddisfare i requisiti attuali senza dover lottare ulteriormente. Mentre il SEBC ha annunciato che avrebbe cessato l’attività alla fine di maggio. quasi contemporanea rinascita, prevista per giugno 2023, con il nome di Binance Japan.. E la transizione dovrebbe avvenire senza intoppi, anche se gli utenti che desiderano continuare con la nuova versione made in Binance dovranno sottoporsi a nuove fasi di verifica dell’identità e rispettare i criteri antiriciclaggio. Probabilmente potranno beneficiare di una gamma più ampia di prodotti, anche se con restrizioni sui derivati e sulla leva finanziaria, come riportato su il sito web di Binance.
Il leader di scambi Rilanciando la propria attività in Giappone, la criptovaluta va controcorrente rispetto ai suoi principali rivali che, come Coinbase e Kraken, hanno deciso all’inizio dell’anno di sospendere i propri servizi in Giappone a causa della scarsa redditività in tempi di magra.
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