Il mercato delle criptovalute è in preda a una vera e propria crisi d’identità dopo i recenti attacchi mirati e simultanei della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense. Nel mirino, alcuni di questi “asset digitali” identificati come titoli finanziari utilizzando una tecnica di selezione ancora molto misteriosa.
Ma anche Piattaforma Binance US, che è stata paragonata a FTX dal suo capo Gary Gensler. Il problema era la gestione poco trasparente dei fondi dei suoi clienti, che sarebbero stati mescolati con quelli della borsa. E ora arriva l’episodio francese di questa saga ricca di colpi di scena.
Binance Francia – Indagine preliminare in corso
Poche informazioni sono ancora state rilasciate su questo caso, che riguarda la filiale francese della piattaforma Binance. Tuttavia, i dettagli forniti dal giornale Le Monde sono inequivocabili, un’indagine preliminare ufficiale sembra avere come obiettivo questa struttura nazionale.
Una procedura che è chiaramente aperta da febbraio 2022dal Dipartimento di Investigazione Giudiziaria Finanziaria sotto la direzione del Tribunale interregionale specializzato di Parigi. Una ricerca ha avuto luogo la scorsa settimana nei suoi locali ufficiali. Lo scopo della perquisizione era quello di raccogliere le informazioni necessarie per l’indagine, che è attualmente al vaglio delle autorità giudiziarie francesi incaricate del caso.
Secondo le informazioni confermate dalla Procura di Parigi, il caso riguarda “l’esercizio illegale della funzione di fornitore di servizi digitali (DASP)”. Questa registrazione è necessaria e molto complicata da ottenere dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) per poter gestire un’attività di criptovaluta sul territorio francese.
Ma anche, come secondo passo, “riciclaggio di denaro aggravatodalla partecipazione a operazioni di investimento, occultamento o conversione, queste ultime effettuate da autori di reati che hanno generato profitti.
Binance Francia – Molteplici rimostranze sullo sfondo di un “riciclaggio di denaro aggravato”
Binance France avrebbe mancato agli obblighi di identificazione dei propri clienti. Ciò è avvenuto attraverso una procedura “Know Your Customer” (KYC) che è stata chiaramente considerata – deliberatamente o meno – difettosa. Con la presunta conseguenza diretta che, sospetti di “riciclaggio aggravato”. che risuonano con lo stesso tono dello spartito suonato dalla SEC.
Binance è accusata anche di altri reati, quali l’uso abusivo della pubblicità a partire dal 2019, cioè prima che ottenga ufficialmente lo status di PSAN. Il tutto è accompagnato da una denuncia presentata da una quindicina di investitori francesi, che hanno causato perdite stimate dal giornale in “fortune”. Mediapart nel dicembre dello scorso anno. E secondo quest’ultimo, in parte attribuibile alla “tappeto rosso srotolato” per Binance dal governo francese anche se, a loro avviso, non rispettava le normative nazionali in vigore.
Questa indagine preliminare da parte delle autorità giudiziarie francesi è una conseguenza diretta di questa denuncia in corso? Oppure si tratta di un’altra parte, le cui ramificazioni non sono ancora del tutto note? Infine, esiste un legame anche solo remoto con il procedimento avviato dalla SEC? Sono tutte domande che necessitano di una risposta. In ogni caso, gli attacchi a Binance non sembrano destinati a cessare…
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