Gaming e criptovalute al bivio: nodi normativi e rallentamenti tecnologici sbarrano la strada – notiziecriptovalute

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Gaming e criptovalute al bivio: nodi normativi e rallentamenti tecnologici sbarrano la strada

A che punto si trova il rapporto gaming/criptovalute? Una domanda complessa a cui rispondere, viste le contrastanti informazioni in merito provenienti dalle diverse fonti interne al settore. Un vero e proprio decollo non sembra esserci stato e anche in questo caso i motivi sono molteplici, tanti quanti le limitazioni che vengono imposte quando si parla di criptomonete.

 

 

È sicuramente il caso italiano, in cui i dubbi sulle criptovalute e la mancanza di una normativa specifica relativa al gioco pubblico rivestono un ruolo fondamentale nell’immobilismo percepibile in questo ambito.
A differenza di diverse piattaforme di gambling internazionali, spiegano su Gaming Insider, nei casinò online, ADM non è ancora stata introdotta la possibilità di ricevere ed effettuare pagamenti con le criptovalute.
Questa situazione è certamente dovuta a un buco normativo sia a livello italiano che europeo, che non permette uno sviluppo del settore gaming/gambling in questo senso.

 

 

La tecnologia blockchain non sembra, per il momento, compatibile con la regolamentazione vigente nel settore del gioco pubblico: una norma che attende da anni di essere riformata e che, quando tale passaggio avverrà, certamente dovrà tenere in considerazione l’eventualità di un’apertura nei confronti delle monete.
Meno difficile sembra il percorso degli NFT, già inclusi in taluni giochi e la cui gestione potrebbe essere decisamente meno complessa, tanto che in alcune slot machine sono già stati introdotti elementi premianti sottoforma di token non fungibili.

 

 

Da Play To Earn a Earn To Earn e Sport To Earn

Qualche tempo fa mi ero inoltre interrogato sul Play To Earn e circa la possibilità che potesse costituire il futuro del gioco. Effettivamente, la formula di guadagno di cripto e NFT nel corso di un gioco stile Mario Bros (per riprendere l’esempio già usato), pare a tutti gli effetti essere quella vincente. L’idea, poi, di poter trasferire gli oggetti da un gioco all’altro, da un metaverso all’altro, restituirebbe un’esperienza di gioco davvero unica e svincolata dai consueti limiti che troviamo nei più tradizionali videogame. Tuttavia, l’applicazione di questi concetti potrebbe essere più complicata del previsto, oltre che necessitare di tempi davvero dilatati per il suo sviluppo, un aspetto già sfiancante per gli appassionati come me.

 

Nell’analisi proposta da Andrea Venturelli, State of Crypto 2023 consultabile su Linkedin, emergono dati interessanti, che vale la pena prendere in considerazione. Nonostante nel 2022 il settore cripto abbia visto un’allocazione di 30,95 miliardi di dollari da parte di investitori, con la categoria NFT/gaming che ha spiccato su tutte le altre con 8,32 miliardi, i risultati delle piattaforme di gioco non sono affatto rincuoranti.

 


Anzitutto le interconnessioni prospettate per il metaverso non sono al momento effettuabili. Quantomeno, questo è quanto attesterebbero i bassissimi volumi di scambio registrati in Decentraland e The Sandbox. I terreni in questi metaversi già dalla seconda metà del 2022 hanno avuto volumi di scambio bassissimi: un indice aggregato dei dieci metaversi più utilizzati emerge che lo stesso terreno che al top di mercato, a febbraio 2022, valeva circa 10.000 dollari ora ne vale solo 700.

 


Non solo. I risultati raggiunti dalle piattaforme Play To Earn – come Axie Infinity, StepN e Thetan Arena – hanno dimostrato come tali ambienti non siano sostenibili economicamente con i loro token economics. Il grafico delle commissioni riporta addirittura un grafico quasi a zero da marzo 2022.

Sono, però, nate nuove alternative, come gli Earn To Earn e gli Sport To Earn, che potrebbero costituire un’alternativa futura: nel secondo caso, potremmo trovarci a guadagnare in base al quantitativo e alla tipologia di sport che facciamo.

 

Insomma, il rapporto gaming e criptovalute è in costante evoluzione e, anche se al momento i dati non sembrano essere dei più confortanti, questo non preclude un possibile successo futuro. A noi appassionati non rimane che restare in attesa dei prossimi sviluppi tecnologici e di quello che potranno portare sui nostri
schermi.

 

 

 

https://decrypto.space/wp-content/uploads/2023/01/State-of-Crypto-2023-DECRYPTO.pdf

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